sabato 6 settembre 2014

Recensione "Il codice da Vinci" di Dan Brown



“Il codice da Vinci” è un thriller di Dan Brown, scritto nel 2003 e pubblicato in Italia nel 2004 dalla casa editrice Arnoldo Mondadori Editore.


Il curatore Jaques Saunière è stato ucciso all’nterno del Louvre, a Parigi. Lo ritrovano nudo nella posizione dell’uomo vitruviano, nella sala con i dipinti di Leonardo da Vinci. Unico sospettato è Robert Langdon, professore di simbologia, che fugge dalle autorità francesi con Sophie, crittologa e nipote di Saunière. Tanti indizi lasciati dal nonno la portano a ritrovare un tesoro perduto. Cosa significa la sequenza numerica di Fibonacci? E quale mistero svela il papiro contenuto nel criptex?

Durante la loro fuga, Langdon svelerà segreti e valori del Priorato di Sion, associazione che coltiva il culto della Dea e del “femminino”, interpretando quadri e simboli.


Questo è uno di quei libri che ti lascia con il fiato sospeso fino all’ultima pagina. Azione, mistero ed una punta di romanticismo, tutto in una sola storia.
E’ un libro che appassiona e anche  molto interessante. Nelle spiegazioni di quadri e simboli viene voglia di guardare immagini e rappresentazioni per seguire il discorso. Pieno di colpi di scena che non ti aspetteresti. I personaggi sono ben descritti, la storia ben documentata.
Mi è piaciuto molto, non pensavo potesse prendere in questo modo, l'ho iniziato già presupponendo che fosse pesante e noioso, invece mi sono ricreduta. Sicuramente non è un libro leggero e spensierato, ma sicuramente ve lo consiglio!
VOTO: 8

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